Storia del tatuaggio parte da 500 a.c, tatuaggi terapeutici sono stati ritrovati sulla mummia dell Altai, principessa Ukok e tatuaggio rappresenta un animale immaginario (cervo e grifone). Tra le civiltà antiche in cui si sviluppò il tatuaggio ci ful'Egitto ma anche l'antica Roma.

Medioevo: il tatuaggio venne proibito da Papa Adriano nel 787 d.c. Nonostante il divieto ufficiale, l'abitudine a segnare indelebilmente il corpo sopravvisse, spesso in clandestinità, fra i soldati e in alcuni luoghi di culto cristiani come il Santuario di Loreto. Il tatuaggio riemerge dall'ombra nella seconda metà del 19 secolo con la pubblicazione nel 1876 del saggio l'uomo delinquente di Cesare Lombroso. Lombroso cataloga i tatuaggi in segno d'amore, simboli di guerra, animali, tatuaggi di soggetto religioso.

Dalla fine degli anni sessanta e inizio anni settanta la cultura del tatuaggio ha conosciuto una progressiva diffusione,prima nella controcultura underground, giovani hippy, nelle carceri e fra i motociclisti e poi ha conquistato lentamente ogni strato sociale e ogni fascia d'età.

Tra la fine degli anni 90 e primi anni 2000 il tatuaggio ha avuto una diffusione via via crescente,spinto dalla popolarità dei personaggi pubblici che li hanno sul corpo e da semplice fenomeno di costume è divenuto una moda per persone di tutte le età.

Approccio individuale e creativo. Performance creativa.

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